N. B. - Questa è solo la parte iniziale del secondo sermone e potrebbe subire delle modifiche. La traduzione completa del SEI SERMONI sarà acquistabile dal mese di ottobre 2013 sul sito di AZZURRA 7 Editrice
IL SECONDO SERMONE
"Positivamente non morirete"
Genesi 3:4
Il nostro
Salvatore riferendosi all’originale serpente disse: “il diavolo è un bugiardo e padre della menzogna”. Egli iniziò il
suo attacco alla nostra razza dicendo ad Adamo ed Eva che sicuramente non
sarebbero morti se avessero disubbidito a Dio. Ebbe successo allora, e ha
continuato a giocare sempre la stessa carta in diverse maniere con gli uomini,
visto che con essa ha spazzato via il paradiso. Disse a Eva che se essi
avessero disubbidito al Dio d’amore, egli non avrebbe potuto cedere al pensiero
di strapparli alla vita. Non ha mai dimenticato quel successo. Vero, da allora
ha mascherato quella carta, ma è sempre la stessa. Su di essa c’è ancora
scritto: “positivamente non morirete”.
Ora ne fa uso per insinuare che Dio non ama e non prova compassione per l’uomo,
visto che avrebbe stabilito che l’uomo non morirà e sarà tenuto in vita in
eterni e indescrivibili tormenti per i peccati commessi sulla terra, per essere
consegnato all’inferno teologico nell’aldilà, dove è impossibile per gli
sventurati espiare il peccato.
Dato che il
dogma “sicuramente non morirete” ha
avuto origine dall’originale serpente, non posso allontanare da me la
convinzione che la nozione che gli uomini malvagi verranno tenuti eternamente
vivi fra i tormenti, e mai morire, abbia avuto origine dalla stessa fonte, dato
che appare esserne una copia perfetta. Essa fu inventata per infondere pensieri
negativi riguardo a Dio e trattenere gli uomini dal tornare a Lui con
pentimento, fede e sicurezza confessando i propri peccati davanti al Dio
d’amore. Infine seriamente credo, che questa dottrina ha tenuto più lontano da
Dio e condotto all’infedeltà più di qualsiasi altra dottrina che sia mai stata
sviluppata. Sono seriamente convinto che per distruggere gli uomini, essa abbia
fatto più di tutte le altre dottrine messe insieme.
Da un lato,
vi sono molte menti che ora sono influenzate da questa dottrina, difficilmente
possono essere considerati veri Cristiani, a malapena fingono di vivere in
ubbidienza a Dio tranne quando son presi da una forte commozione. Moltitudini
di altri, senza un’appropriata riflessione sui principi della legge di Dio,
hanno rigettato la punizione eterna, a causa della natura di ciò che
l’ortodossia dice debba essere inflitto. Mentre altri sono vissuti e morti in
reale infedeltà, o in ciò che può essere considerata tale, perché non potevano
accettare che un Essere che la parola dichiara essere un Dio d’amore possa
infliggere una tale punizione pur anche al peggiore e accanito dei suoi nemici.
Ma non vi
tratterrò ancora con questa introduzione. Cercherò di mostrarvi che la morte
che Dio ha minacciato come salario per il peccato, non è l’immortalità nelle sofferenze,
ma un’effettiva e totale privazione della vita. Dico, allora, contrariamente
all’originale serpente, che se gli uomini non vengono al Cristo così che
possano avere la vita, sicuramente moriranno, senza speranza, senza rimedio.
Lasciatemi
ora, brevemente richiamare l’attenzione sulla domanda in questione, e cioè non
se l’uomo può essere immortale in eterno, né se lo sarà il giusto, ma se lo
sarà il malvagio. È la punizione per i malvagi una interminabile esistenza nel
peccato e nella sofferenza? O piuttosto consiste nell’eterna cessazione della
vita?
Uso il
termine immortale, in questi discorsi, nel suo comune e accettato significato, secondo il Grimshaw
“esente da morte” e secondo il Walker “senza mai morire, senza fine, perpetuo”.
Nel suo stretto significato, l’immortalità, quando riferita agli esseri creati,
è la continuazione della vita attraverso una indistruttibile organizzazione.
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